Compiere operazioni come richiedere un mutuo, un finanziamento, un anticipo del TFS o del TFR oppure cercare di ottenere una cessione del quinto implica il doversi interfacciare con tutta una serie di termini molto specifici, che vengono normalmente utilizzati per definire in maniera incontrovertibile ogni aspetto della pratica.
Ma se concetti strettamente economici come liquidazione, capitale da finanziare, durata del prestito, entità delle rate e condizioni contrattuali sono facilmente comprensibili, quando si incontrano termini enigmatici come TAN e TAEG è necessario fare molta chiarezza, in modo da poter valutare con attenzione e con piena consapevolezza se il mutuo o il finanziamento sono, di fatto, sostenibili oppure no.
Il TAN e il TAEG, infatti, sono due elementi fondamentali del prestito, che vanno conosciuti e conteggiati per sapere in anticipo quale sarà l’effettivo costo del finanziamento.
Ma a cosa si riferiscono i termini TAN e TAEG? E quali differenze ci sono fra loro? Di seguito, ne approfondiremo nel dettaglio il significato e capiremo che ruolo svolgono nel calcolo del costo complessivo di un prestito.
Che cos’è il TAN
Il termine TAN è l’acronimo per Tasso Annuo Nominale e indica la percentuale annuale di interessi prevista per ogni rata del prestito. Il TAN, quindi, non va saldato in un unico pagamento, ma viene calcolato e sommato alle rate mensili attraverso le quali la somma prestata viene restituita all’ente creditizio.
Quando un cliente richiede un mutuo o un finanziamento a una banca o una società creditizia, infatti, viene definito un piano di ammortamento dettagliato, ovvero un programma che stabilisce il numero e l’importo delle rate previste per restituire il debito contratto, calcolate in base alla capacità di rimborso del richiedente.
Il TAN, nello specifico, è quindi il tasso di interesse che viene applicato dalla banca o dalla società finanziaria all’importo lordo del prestito e, cosa molto utile da sapere, può non avere un valore fisso ma piuttosto variare in base all’andamento del mercato finanziario.
Conoscere con precisione questo importante parametro consente quindi di effettuare una prima scrematura delle varie proposte di prestito offerte dal mercato, ma è bene ricordare che, per una valutazione completa dell’ammontare dell’operazione, è fondamentale conoscere anche il valore espresso dal TAEG.
Che cos’è il TAEG
TAEG è l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale e indica il costo totale del prestito, comprensivo degli interessi e di tutte le spese accessorie, in base alle condizioni applicate. Anche questo parametro viene espresso in percentuale e su base annua ed è ancora più utile del TAN per conoscere in modo esaustivo quanto verrà a costare effettivamente il prestito, tenendo conto sia degli interessi sia di tutte quelle spese poco conosciute, che, in alcuni casi, risultano molto difficili da calcolare. Fra queste, le più importanti sono:
- Spese fisse: fra cui quelle di apertura o di chiusura della pratica. Fra le spese iniziali, ci sono anche quelle per l’istruttoria e per le eventuali perizie.
- Spese variabili: fra cui le commissioni per l’emissione delle rate, ovvero i costi che le banche addebitano per poter incassare la rata, e quelle assicurative.
- Spese accessorie obbligatorie: ovvero quelle connesse al finanziamento e che il cliente deve necessariamente sostenere.
Qual è la differenza fra TAN e TAEG?
Come abbiamo visto, TAN e TAEG sono due parametri fondamentali che è bene conoscere prima di richiedere un finanziamento. La differenza fra i due elementi è però molto semplice: mentre il TAN esprime, infatti, in percentuale e su base annua, il tasso d’interesse del prestito, il TAEG rappresenta invece il costo totale del prestito, comprensivo del TAN e di tutte le spese connesse. Poiché, quindi, il TAN non tiene conto delle spese accessorie, il TAEG avrà un valore sempre superiore a quello del TAN.
Per fare un esempio pratico e capire meglio la differenza tra questi due importanti parametri, basta immaginare di richiedere a due enti creditizi diversi un prestito dello stesso importo e con lo stesso TAN: essendo il tasso d’interesse identico, è quindi il valore del TAEG a rendere evidente quale ente propone il prestito più vantaggioso, alla luce della valutazione di tutti gli oneri aggiuntivi previsti.
Come calcolare il TAN e il TAEG
Una volta compreso che cosa indicano il TAN e il TAEG, questi due parametri sono così importanti da definire il costo complessivo di un mutuo o di un finanziamento, è bene sottolineare come il loro calcolo sia un passaggio molto rilevante per effettuare una scelta ragionata e consapevole del tipo di prestito più adatto alle proprie esigenze.
Il calcolo del TAN e del TAEG cambia a seconda del tipo di finanziamento, che può essere variabile o fisso.
- Il prestito a tasso variabile va calcolato sommando gli indici dell’Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) con il tasso BCE – meglio conosciuto come spread -, cioè il guadagno lordo che l’istituto creditizio incassa sull’operazione.
- Il prestito a tasso fisso, invece, viene calcolato sugli indici Eurirs (Euro Interest Rate Swap), che esprimono il tasso d’interesse annuo medio che viene applicato dalle banche della Comunità Economica Europea alle operazioni di scambio periodico di denaro, a cui andrà sommato sempre lo spread stabilito dall’istituto.